lunedì 22 dicembre 2008

Se tu Sapessi


Se tu sapessi con quanto amore seguo i tuoi passi.
Se tu sapessi con quanto amore asciugo le tue lacrime
e ti prendo per mano affinché tu non cada.
Ogni istante, minuto, ora della giornata ti sono accanto.

Cammino assieme a te.
Io sono tuo Padre, quello della tua anima, del tuo cuore,
quel Padre che ogni mattina ti sveglia con un bacio
e ogni notte apre le sue braccia per riscaldarti il cuore.

Io sono tuo Padre
quello che mai ti abbandonerà,
quel Padre che aspetta solo un tuo “Sì”
per rivelarsi al tuo cuore.

Se tu sapessi con quanto amore guardo il tuo sguardo,
che a volte è così triste che non ce la fa a vedere la luce.
Se tu sapessi con quanto amore stringo la tua mano
quando scrivi parole che non riesci a condividere.

Se tu sapessi con quanta gioia mi stringo al tuo cuore
quando regali un sorriso.
Se tu sapessi che ti sono accanto, sempre
e maggiormente nei momenti più difficili.

Raccolgo i ricordi più belli che a volte tendi a dimenticare,
raccolgo l’amore seppellito nel tuo cuore
e te lo ripropongo attraverso incontri casuali,
attraverso il tuo stesso sguardo riflesso su uno specchio.

Vorrei accarezzarti con mani di carne,
ma lo sussurro a chi ti sta accanto.
Vorrei dirti le parole più vere dell’amore,
ma lo suggerisco a chi ti regala un abbraccio.

Gioisci perché attraverso le tue mani io regalo l’amore
a chi ha la fortuna di incontrarti.
Io sono tuo Padre, quello che mai ti abbandonerà,
che è qui solo per te e che grazie a te può amare il mondo.


Assignment no. 7

Evvai!! Grande prova superata! Ce l'ho fatta!
Devo essere sincera? All'inizio non ci avevo capito assolutissimamente niente di quello che dovevo fare!!! Come al solito! ;)
Non sapevo nemmeno cosa fosse Delicious.. anzi, devo proprio proprio svergognarmi? Ok... è anche da poco che ho iniziato ad usare i "preferiti"... non è che vado sempre sempre su internet e quindi non sapevo che invece usarli mi avrebbe fatto risparmiare fatica!!!
Comunque...
Credo di essere riuscita a svolgere il compito... ovvio che dovrò aumentare le mie "etichette" perchè ora ci ho messo quelle che di solito visito più di frequente... ma ne ho un sacco da aggiungere! E' semplice e pratico... e poi è carino perchè uno se le può gestire! Mi è piaciuto l'esempio che ha fatto quella ragazza che spiegava come si doveva utilizzare il sito (quella del post dell'Help), quello del negozio di cd e delle liste che ci sono per trovare l'artista o il gruppo desiderato; in effetti calza a pennello! E' esattamente così!
Utilizzando questo sistema so già dove andare a parare ;)
Bene, continuo a dirlo: NON SI SMETTE MAI DI IMPARARE!!!
Ah, per chi volesse vedere http://delicious.com/giuggydelicious però avverto, devo ancora metterci dentro un pò di cosette!! Però come inizio non mi lamento :P
Compito sette svolto!!

giovedì 4 dicembre 2008

Assignment no. 5

Facebook Facebook Facebook, ultimamente in tv non si sente parlare d'altro! Si, anche io sono stata "contagiata" da questa specie di "covo di vecchie amicizie" e devo dire che sono sia pro che contro all'utilizzo che se ne fa... ad esempio: ci sono persone che mi fa piacere risentire dopo tanto tempo e di cui a volte nemmeno ricordavo l'esistenza! Non perchè non volessi ricordarmela ma semplicemente perchè la vita è fatta così: si creano situazioni in cui ti trovi a contatto con persone e magari ti ci trovi anche bene e poi quando il periodo di convivenza "forzata" finisce ognuno va per la sua strada e delle possibili amicizie si perde ogni traccia... ovviamente a volte le cause sono proprio il fatto che non si vuole restare in contatto perchè non si è interessati; ma altre volte invece la causa può essere il tempo o lo stile di vita diverso; per cui ritrovare certe persone che non risentivo da una vita mi ha fatto piacere! Ho sentito anche di gente adulta che si vuole rincontrare con vecchi compagni delle superiori o dell'università: persone che magari adesso hanno una famiglia, che stanno in posti diversi, magari pure all'estero ma che per un'occasione particolare vogliono riunirsi... questo è bello, no? D'altra parte l'amicizia è importante; senza dei buoni rapporti, senza persone attorno a noi si vivrebbe in solitudine... e non si può fare sempre gli eremiti che fingono di non essere parte del mondo e si isolano! Non mi piace il fatto che ormai su internet giri di tutto... internet è un grandissimo strumento che DEVE essere utilizzato per scopi "intelligenti"; ovvio che non tutto può essere basato sempre e solo sull'apprendimento e che quindi chat, o siti simili a facebook, siano momenti di svago da concedere. Però, quanto si può stare realmente sicuri a mettere il proprio profilo su internet? Se ne sentono di tutte ormai, sembra quasi che ognuno di noi sia schedato e reperibile in ogni modo; effettivamente su questi siti girano foto, informazioni personali, segni comunque di riconoscimento... quanto ci si può fidare? Ho sempre paura di "espormi" proprio per non imbattermi in conseguenze spiacevoli. Per esempio io non accetto mai di aggiungere ai miei contatti persone che non conosco; infatti la creazione della blog-classe all'inizio è stata difficile da accettare! Proprio perchè per queste cose su internet generalmente sono diffidente visto che non si riesce a controllarle! Ora su facebook si trova praticamente chiunque e girano miliardi di cose; in effetti fosse utilizzato per scopi un attimino più interessanti sarebbe meglio ma è anche vero che non si può sempre e solo creare cose utili e che a volte noi umani ci divertiamo con poco e ci basta scrivere delle cavolate nelle bacheche dei nostri amici per riderne e svagarsi!
Che facciamo allora, lo mettiamo come "cosa" positiva o negativa l'avere un profilo su facebook?
Come sempre sono per le vie di mezzo ;) si all'utilizzo intelligente, no all'esagerazione e alla mania!

domenica 30 novembre 2008

E' Natale è Natale si può fare di più ;)

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha ribadito la necessità di realizzare una nuova Bretton Woods e ha annunciato lo sblocco degli investimenti Cipe. Tutti i Paesi europei dovranno prendere decisioni e dare il via a misure si sostegno per far fronte alla crisi economica in atto. Per quanto riguarda il nostro Paese, sarebbe previsto un piano in cinque punti per il rilancio dell'economia italiana.
E il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi ne ha spiegato gli step.
Il primo punto del piano consiste nel lavorare attraverso una intensa partecipazione ai tavoli sovranazionali segnalando in particolare la prossima presidenza del G8.
Il secondo punto è la necessità di operare per la stabilità dei mercati finanziari e degli operatori creditizi.
Terzo, il bisogno di garantire liquidità alle imprese, il quarto punto è rappresentato dall'obiettivo di utilizzare la leva degli investimenti in opere di interesse collettivo muovendo non solo risorse pubbliche ma anche private per ridurre i ritardi nella logistica e nell'energia,
Infine, il quinto punto, quello poi più a sostegno delle fasce deboli, è proteggere i meno abbienti attraverso la carta acquisti (la cosiddetta social card) che verrà lanciata entro la fine l'anno, e sostenere i bisogni dei disoccupati, oltre che con la carta acquisti, anche con la detassazione dei salari aziendali.

domenica 23 novembre 2008

Assignment no. 4

Dunque... svolgere questo compito come al solito senza adsl è stato abbastanza complicato! Sono riuscita a raccogliere poche informazioni però diciamo che ho capito come si può utilizzare il sito!

Se non fosse tutto in english molto probabilmente potrei anche farne un uso maggiore ;)
Appena mi si è aperta la pagina del sito il mio occhio si è soffermato su "Nucleotide" "Protein" "Genome"... sarà che sono troppo sotto stress per l'esame di Biochimica!! Però mi sono incuriosita e così sono andata a guardare di cosa si trattasse; bellissimo vedere in inglese le cose che hai già studiato!! Il difficile è capire le parole in gergo medico!!
Poi ho anche notato che a lato, a sinistra, ci sono degli "aiuti", delle etichette insomma che servono per darti ulteriori informazioni sull'argomento scelto.
Ad esempio se ho scelto Nucleotide a sinistra mi vengono fuori informazioni relative al Genoma o al DNA così è più semplice trovare ciò che voglio senza dover perdere tanto tempo!!
In più nella pagina iniziale, sempre nella bacheca a sinistra, ci sono un sacco di informazioni relative anche a PubMed Services tipo Journals Database; Single Citation Matcher; Batch Citation Matcher; Clinical Queries; Special Queries... se si clicca per esempio su Clinical Queries viene richiesta la domanda su un caso clinico da fare, da analizzare e si possono scoprire molte cose!
Poi ovviamente nella sezione Books si trovano anche tutti i libri che si vedono esposti nella libreria sul viale Morgagni ;)
E' forte sapere che comunque in tutto il mondo la conoscenza di questi argomenti (le basi almeno!!) sono uguali anche se in lingue diverse! D'altra parte se non esistesse lo studio del corpo umano e la medicina al giorno d'oggi penso saremmo mooooolti meno a popolare questa terra!!!
Mmh... beh forse per certi versi sarebbe un bene ;)
Comunque, evitando di cadere in altri argomenti, ho trovato utile l'uso di questo sito e magari se vorrò approfondire qualche argomento o avrò qualche caso clinico sconosciuto in italia potrò richiedere la consulenza a questo sito, ho visto che si possono inviare anche delle e-mail!
Devo vedere per gli ortottisti cosa viene detto :P

Non sanno proprio più che inventarsi

Certo che stiamo veramente toccando il fondo... la gente che viveva nel 1700,1800 non so se ci guarderebbe pensando che siamo troppo intelligenti o se ci reputerebbe totalmente scemi!!!
Ieri mentre guardavo un pò di tv hanno mandato in onda il solito programma cretino "media shopping" con i soliti visi che fanno le televendite, e sentite un pò cosa pubblicizzavano:

"Dal laboratorio di industrial design di Microsoft è stata “sfornata” una novità al tempo stesso interessante ed inquietante. Si tratta di Momenta ed è una collana con webcam e sensori biometrici incorporati, che scatta foto e registra video di cio che noi vediamo, a seconda della situazione e del nostro stato. Momenta è pensato per scattare foto ad intervalli regolari e, data la sua particolare collocazione, di fatto immortala esattamente ciò che noi stavamo vedendo in un dato momento. Ciò che rende Momenta unico è il fatto che è dotato di sensori biometrici che, rilevando un battito del cuore accelerato, iniziano a scattare foto a raffica o a girare video. In altre parole Momenta capisce che ci stiamo “emozionando” e riprende tutto.
L’idea alla base di questo concept è quella di catturare per sempre i momenti più emozionanti della nostra vita che spesso non riusciamo a “fermare” con una fotocamera digitale vuoi perchè non l’abbiamo sotto mano, vuoi perché si è trattato di un attimo irripetibile.
Ovviamente Momenta, almeno allo stato attuale del progetto, non è in grado di sapere se l’emozione che stiamo vivendo è positiva o meno, quindi può capitare che registri anche momenti emozionanti “negativi”. Da un lato la cosa potrebbe essere utile, basti pensare all’essere vittima di una rapina: Momenta immortalerà, con un pizzico di fortuna, il volto del nostro aggressore."

Vi sembra normale?? A parte la bruttezza estetica di questo marchingegno.. e poi non so, sarò io all'antica, ma mi sembra una così grande stupidata!
Utilizzassero il cervello per cose più utili invece di promuovere cose del genere molto probabilmente vivremo tutti meglio!! Chissà perchè la roba così viene pubblicizzata mentre invece le cure anti-cancro non fanno in tempo a trovarle che già scompaiono nel nulla... queste cose mi fanno proprio girare le scatole!!!

domenica 16 novembre 2008

Assignment no.3

Cercando su internet ho trovato cose molto interessanti sul PDF :)
Personalmente posso dire di averli sempre usati ma di non essermi mai posta il problema del perché utilizzarli al posto di altri o del perché fossero “diversi” da altri tipi di files trovati sul web.

Dopo un’attenta documentazione, vengo ora a conoscenza del fatto che il formato PDF ha rivoluzionato la diffusione dei documenti sulla rete e che migliaia di aziende hanno scelto di diffondere i loro documenti in questo formato in quanto è l’unico che garantisce affidabilità, portabilità e compatibilità indipendentemente dalla piattaforma che si sta utilizzando!
Quindi questi produttori stanno lavorando affinché un qualsiasi documento realizzato con un qualsiasi software possa essere trasformato in PDF in modo da risolvere i vecchi conflitti di lettura tra un programma e l’altro. In effetti, riflettendoci sopra, oggi è possibile trasformare un intero libro in PDF, comprendente tutte le sue immagini, conservarlo su cd e poterlo gestire per una ristampa o una semplice archiviazione da mettere, ad esempio, al servizio delle biblioteche!
Credo di aver capito che nessuna legge ad oggi impone però che oltre alle copie del cartaceo vengano consegnate copie del libro su cd; questo sarebbe un bel passo avanti se accadesse perché ci sarebbe la possibilità di una conservazione duratura del cartaceo e la riproduzione (secondo la Legge) di questi testi attraverso normali stampanti al posto dell’uso delle fotocopie che a volte creano qualche problema (tipo l’incurvatura dei testi e gli sfondi grigi nel caso di libri voluminosi che entrano a malapena nella fotocopiatrice!).
Inoltre un volume su un cd potrebbe essere consultato contemporaneamente da più utenti collegati alla rete di computer interna della biblioteca; in questo modo si eviterebbe di dover aspettare un libro per giorni interi o di vederselo rendere sciupato!
Avrebbe quindi duplice utilità!

Un documento in PDF presenta quindi una serie di vantaggi che potrebbero per esempio essere:
- La creazione di un documento in formato “portabile”: in pratica se si trasforma un qualsiasi testo o immagine da un programma di scrittura in PDF, chi riceverà questo documento potrà leggerlo perfettamente senza nessun problema!
- Il PDF permette di poter inviare il documento da stampare direttamente in tipografia e ciò fa risparmiare parecchio tempo;
- Ogni documento in PDF può essere criptato da una password in modo che vi possano accedere solo gli autorizzati, che il documento non possa essere manomesso pur lasciando la possibilità di leggerlo o stamparlo;
- E’ possibile creare dei link nel documento in PDF che rimandino ad altri documenti realizzati con qualsiasi programma ed anche a siti web in linea;
- Nel caso in cui un documento abbia più pagine da visualizzare è possibile creare un indice che collega ad ogni pagina o a parte di esso;
- Se si dispone di un testo ipertestuale realizzato con un altro programma si possono mantenere tutti i collegamenti di questo trasformandolo in PDF;
L’unica cosa da fare per poter condividere qualsiasi tipo di file su qualsiasi tipo di computer è scaricare e installare il programma: Acrobat Reader (gratuitamente dal sito).

Bene, adesso che mi sono acculturata posso provvedere alla trasformazione di diversi documenti in PDF in modo che non ci siano più problemi di incompatibilità tra il mio computer e quello degli altri!
Mica male come trovata ;)
Meno male che a volte le cose che inventano sono realmente utili!!

venerdì 14 novembre 2008

Un consiglio: Directory Web di Google :)

Directory Web di Google
La Directory Web di Google visualizza i contenuti presenti sul Web per canali in modo che l'utente possa semplicemente selezionare le categorie desiderate per trovare le parole chiave da utilizzare per le ricerche. Tuttavia, per trovare una categoria specifica, è possibile anche fare clic su uno dei collegamenti visualizzati.
Se la ricerca con la Directory Web non fornisce i risultati desiderati, è possibile comunque ripetere la ricerca su tutto il Web.


Ps: fantastico, si trovano un sacco di cose!!! ;)

Gergo Romanesco

Dai, fatevi due risate anche se magari alla prima non capite subito il romano... ;)
(ma da dove le prendono 'ste cose che mi arrivano per e-mail??)

SEI TARMENTE BRUTTO CHE SE T'AVVICINI AR COMPUTER PARTE L'ANTIVIRUS
Il tuo aspetto non è molto gradevole.

'N GIORNO LE RAGAZZE SCRISSERO SUI MURI: "VE 'A FAREMO PAGÀ!".E L'OMINI J'ARISCRIVETTERO: "E QUANNO MAI CE L'AVETE DATA AGGRATISE?"
Caratteristica espressione metropolitana per esprimere tutta la solidarietàmaschile verso il gentil sessoABBITI 'NA LIANA DOPO TARZAN:La tua dimora non è in tutto e per tutto pratica da raggiungere.

HAI VISTO PIÙ COMETE CHE FREGNE
Ultimamente non hai avuto molta fortuna con le ragazze.

SEI TARMENTE BRUTTA CHE BISOGNA GUARDATTE CO' 'R DECODER
La bellezza non è la tua caratteristica principale.

QUELLA È LA TU' RIGAZZA O STAI A FA' VOLONTARIATO?
Ti confesso di non condividere pienamente le tue scelte in materiasentimentale.

CHE DIO CE LA MANNI BÒNA E POSSIBBIRMENTE SENZA MUTANNE
Tipico augurio di buona fortuna. Spesso utilizzato in casi di estremanecessità.

MA AR POSTO DER DNA CHE C'HAI 'A CATENELLA DER CESSO AROTOLATA
La tua natura più interiore ha radici genetiche riconducibili a qualcosa dipoco nobile.

FATTE 'A MAPPA DE LI DENTI, CHE MO' TE LI MISCHIO
Ti sto per picchiare al volto.

TE FACCIO PASSÀ 'N MEZZO A 'N INCROCIO DE SCHIAFFI CHE NUN SAI MANCO A CHIDEVI DA' 'A PRECEDENZA
Ti percuoterò pesantemente.

ARIVI COME 'N RUTTO DOPO 'NA SPRAIT!
Ti stavamo proprio aspettando. Si noti che il breve lasso di tempo cheintercorre tra il bere la famosa bibita "Sprite" e l'emissione del fatidico"rutto" viene equiparato alla sbrigatività di colui che sopraggiunge.

SEI TARMENTE BRUTTO CHE L'OSTETRICA QUANNO SEI NATO 'NVECE DE DA' 'NOSCHIAFFO A TE, L'HA DATO A TU' MADRE
Dicesi di persona non propriamente di aspetto gradevole.

SEI COSÌ STUPIDO CH'ER CÒRE TUO SE STA A DOMANNÀ SE VALE 'A PENA DE POMPÀTUTTO QUER SANGUE AR CERVELLO
È inutile che ti sforzi in quanto la tua insufficienza intellettiva non puòessere colmata in nessun modo.

QUANNO È GIORNATA DA PIJALLO 'N CULO ER VENTO T'ARZA SEMPRE 'A CAMICIA
Se la giornata nasce sotto una cattiva stella è inutile ribellarsi aldestino che l'avrà sicuramente vinta.

C'HAI LE TETTE CHE TE FANNO "BANGI-GIAMPING"
Il tuo seno non è più molto tonico; in gergo metropolitano è anche detto "arecchie de cocker" per la sua similarità con le orecchie della nota razzacanina.

SEI TARMENTE BRUTTO CHE QUANNO TU' PADRE T'HA PORTATO ALLO ZOO J'HANNO DATODU' ELEFANTI DE RESTO
La bellezza non è il tuo forte.

C’HAI NA NASCA CHE SI TE SDRAI CE PIJI TELETOKIO
Hai un naso piuttosto vistoso.

martedì 11 novembre 2008

Assignment no.2

Compito numero 2 svolto anche se con qualche difficoltà...
Anche Google Docs ha il mio contributo!

Questo messaggio si autodistruggerà ;)

Mission Impossible completata... aspetto la prossima MISSIONE :P

domenica 9 novembre 2008

Assignment no.1


Tra i vari argomenti quello che mi “tocca” principalmente è “la scelta del computer”…
Come direbbe una frase di un film leggermente modificata per l’evenienza: “è il computer che sceglie il suo padrone” ;)

Di hardwere, processori e simili non ci capisco veramente niente! E purtroppo mi rendo conto non solo di essere ignorante ma anche di poter essere fregata molto facilmente!
Al giorno d’oggi più si è ignoranti e più invece di aiutarti se ne approfittano!!
Basta pensare al fatto che ho dal 2000 questo computer e che me l’hanno venduto come “superdotato” di qualsiasi cosa: windows xp appena uscito, masterizzatore dvd, miliardi e miliardi di memoria ecc ecc… si infatti poi ho visto quanto ha funzionato bene!!!
Xp, non so a voi, ma all’inizio mi ha dato un sacco di problemi! Non riuscivo a caricarci sopra i programmi (nemmeno il quick-time!!) e l’ho dovuto riportare al negozio svariate volte! Poi la scheda video non aveva una memoria sufficientemente ampia da contenere i filmati fatti con la videocamera e ho dovuto rispenderci sopra soldi per cambiarla; alla fine non so in che modo ma mi era andato in palla tutto il sistema tanto che ho dovuto proprio cambiare la scheda madre… anzi, 2 schede madri nell’arco di un paio d’anni!! Immaginatevi i costi… doppiamente “scema e ignorante” ho abboccato ai consigli del negozio che mi ha fatto ricomprare le varie parti invece di farmi notare che spendendo la metà potevo comprarmi direttamente un nuovo computer!!!
Da un mese infatto ho provveduto alla sua sostituzione!
Solamente che questa volta per l’acquisto mi sono fatta furba: ho chiesto ad una persona che se ne intende parecchio di consigliarmi prima dell’acquisto e di accompagnarmi poi a comprarlo.
Tutto è apparso molto semplice: il commesso parlava con linguaggio informatico per me indecifrabile ma aveva scoperto che la persona con cui aveva a che fare se ne intendeva e che quindi non poteva sparare cose non vere! Morale della favola adesso finalmente ho un portatile come si deve, non ho speso milioni e soprattutto funziona bene senza darmi problemi!! (Non urliamolo troppo che poi magari mi porto sfiga da sola ;)
Mi mancherebbe giusto l’adsl… ma mi han detto di smetterla di scherzare quando l’ho richiesta… va beh, ma questo è un altro discorso!
Al giorno d’oggi purtroppo nessuno ti viene più incontro: se prendi una persona che in qualsiasi campo ne sa più di te è la volta buona che ti rigira come un calzino! E questo è veramente triste… tu che magari ti fidi ciecamente proprio perché brancoli nel buio e dall’altra parte ricevi solo una presa in giro bella e buona… Io ancora non ho ben capito cosa si debba richiedere per comprare un buon pc e penso che delle “istruzioni per l’acquisto” dovrebbero essere pubblicate su internet per fare in modo che la gente come me che non se ne intende possa almeno avere un’idea delle qualità principali da ricercare per non essere fregato dal primo commesso che invece di fare con passione il suo lavoro pensa solo a vendere e intascare i soldi…
E’ anche vero però che fai in tempo a comprarne uno che subito la tecnologia avanza e ne escono altri mille con più funzioni! Penso che il mese prossimo dovrò già etichettare il mio nuovo portatile come “vecchio” e magari tra un paio d’anni non riuscirò ad aprire certi file troppo nuovi e quindi illeggibili o non supportati dal sistema. Vi pare giusto?
Ok, la tecnologia serve e che sia dinamica e avanzi è un bene… però noi poveri umani che non siamo così dinamici né tecnologicamente né tanto meno economicamente, cosa possiamo fare? Si fa in tempo ad imparare ad utilizzare un programma che il mese dopo te lo stravolgono!
Insomma… propongo di fare un sito di istruzioni per l’uso per l’acquisto di un pc! Chi se ne intende dovrebbe allargare le sue conoscenze a quei poveri disgraziati che invece non ci capiscono niente!!!
Forse il tema che dovevo trattare sulla “scelta del computer” era da sviluppare in modo diverso ma quando ho dato uno sguardo generale agli argomenti mi è venuto subito da pensare alla mia esperienza personale!!
E mi sono anche trattenuta perché sennò il post veniva lungo un sacco ;)

Per chi ha bisogno di 5 minuti di ilarità :)

1. Mi puoi disinnescare la segreteria telefonica?(Ordigni moderni...)
2. Soffro di vene vorticose. (Sarà un ballerino...)
3. Di fronte a queste cose rimango putrefatto! (Che schifo!)
4. In farmacia: Puoi darmi un 'una tantum'? (forse si chiama 'tantum verde'?)
5. Quando muoio mi faccio cromare. (Valido!)
6. Arriva il treno, hai blaterato il biglietto? (.....)
7. Come faccio a fare tutte queste cose simultaneamente?Dovrei avere il dono dell'obliquità!(la torre di Pisa???)
8. Un'onda anonima ha travolto i surfisti. (e nessuno la sa riconoscere???)
9. Almeno l'italiano... sallo! (Eh...)
10. Basta! Vi state coagulando contro di me!(trasfusione?)
11. E' nel mio carattere: quando qualcosa non va, io sodomizzo! (Stategli lontano!)
12. Anche l'occhio va dalla sua parte... (Si chiama strabismo...)
13. Non so a che santo riavvolgermi. (Una video cassetta devota....)
14. Avete i nuovi telefonini GPL? (No mi spiace solo benzina!!!)
15. Il cadavere presentava evidenti segni di decesso. (Ma va?! Strano)
16. Prima di operarmi mi fanno un' autopsia generale.(Auguri!)
17. Vorrei un pacco di cotone idraulico. (Ha una perdita???)
18. Abbiamo mangiato la trota salmonellata. (Ancora auguri!)
19. Vorrei un'aspirina in supposte effervescenti. (Quando si dice faccia da cu...)
20. Vorrei una maglia con il collo a volpino. (Non era lupetto?....)
21. Devo andare dall'otorinolalinguaiatra. (che dire...)
22. Ho visitato palazzo degli infissi a Firenze. (....si ci sono infissi alla finestre e allora??)
23. Vorrei una pomata per l 'Irpef. (Herpes è difficile...)
24. Se lo sapevo glielo divo! (Ovvio...)
25. Usare il DDT fa diventare più grande il buco nell'Orzoro. (Addio colazione)
26. Tu non sei proprio uno sterco di santo. (Menomale...)
27. Tu l'hai letto il fu Mattia Bazar? (Antonella Ruggero???)
28. E' andato a lavorare negli evirati arabi. (Contento lui...)
29. Lo scontro ha causato 5 feriti e 10 confusi. (Uno dei confusi sei tu??)
30. A forza di andare di corpo mi sono quasi disintegrata. (O disidratata???Alla faccia della diarrea!)
31. Mia nonna ha il morbo di Pakistan. (....)
32. La mia auto ha la marmitta paralitica. (...e al posto dei cavalli ha le sedie a rotelle??)
33. Verrà in ufficio una stragista per il tirocinio. (Si salvi chi può!)
34. Sono momentaneamente in stand-bike. (L'attesa in bicicletta....)
35. Che lingua si parla in Turchia? Il turchese. (...è logico)
36. Davanti alla sua prepotenza resto illibato.(....si....)
37. Scendi il cane che lo piscio. (...guinzagliato però!!!!)
38. Da vicino vedo bene, è da lontano che sono lesbica.(Aiuto...)
39. C'è una peluria di operai. (Che schifo!!)
40. E' inutile piangere sul latte macchiato. (Meglio farlo su un bel cappuccino...)
41. Sono sempre io il cappio espiatorio (L' impiccato)
42. Beviamo una Magnum di Kruger. (salute)
43. Signora, vorrei 100 grammi di prosciutto senza polistirolo. (...che faccio un po' fatica a digerirlo...)44. Mi sono fatta il Leasing al viso. (..pensavo un mutuo...)

Storiella per Riflettere un pò...

Via, oggi m'è presa particolarmente bene... :)
Questa è veramente bella, forse qualcuno di voi già la conoscerà.
Bisognerebbe proporla ai capi di stato di oggi o... non so... farle comprendere alle persone.
C'è gente che perde veramente tutto e che resta appesa solo ad una speranza che "qualcosa di straordinario possa ancora accadere".
Mi rendo conto che il nostro mondo è veramente malato e si va di male in peggio :(
Non sentite anche voi lo stesso presentimento?

"Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d’ospedale. A uno dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un’ora ogni pomeriggio per aiutare il drenaggio dei fluidi dal suo corpo. Il suo letto era vicino all’unica finestra della stanza. L’altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Infine i due uomini fecero conoscenza e cominciarono a parlare per ore. Parlarono delle loro mogli e delle loro famiglie, delle loro case, del loro lavoro, del loro servizio militare e dei viaggi che avevano fatto. Ogni pomeriggio l’uomo che stava nel letto vicino alla finestra poteva sedersi e passava il tempo raccontando al suo compagno di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L’uomo nell’altro letto cominciò a vivere per quelle singole ore nelle quali il suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo esterno. La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i cigni giocavano nell’acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore e c’era una bella vista della città in lontananza. Mentre l’uomo vicino alla finestra descriveva tutto ciò nei minimi dettagli, l’uomo dall’altra parte della stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena. In un caldo pomeriggio l’uomo della finestra descrisse una parata che stava passando. Sebbene l’altro uomo non potesse sentire la banda, poteva vederla. Con gli occhi della sua mente così come l’uomo dalla finestra gliela descriveva. Passarono giorni e settimane. Un mattino l’infermiera del turno di giorno portò loro dell’acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita dell’uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L’infermiera diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non appena gli sembrò opportuno, l’altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto vicino alla finestra. L’infermiera fu felice di fare il cambio, e dopo essersi assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l’uomo si sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si affacciava su un muro bianco. L’uomo chiese all’infermiera che cosa poteva avere spinto il suo amico morto a descrivere delle cose così meravigliose al di fuori di quella finestra. L’infermiera rispose che l’uomo era cieco e non poteva nemmeno vedere il muro. “Forse, voleva farle coraggio” disse ".

In English ;)

There are moments in life when you miss someoneso much that you just want to pick them fromyour dreams and hug them for real!
When the door of happiness closes, another opens; But often times we look so long at theClosed door that we don't see the one, Which has been opened for us.
Don't go for looks; they can deceive. Don't go for wealth; even that fades away. Go for someone who makes you smile, Because it takes only a smile to Make a dark day seem bright. Find the one that makes your heart smile.
Dream what you want to dream; Go where you want to go; Be what you want to be, Because you have only one life And one chance to do all the things You want to do.
May you have enough happiness to make you sweet Enough trials to make you strong, Enough sorrow to keep you human and Enough hope to make you happy.
The happiest of people don't necessarily Have the best of everything; They just make the most ofEverything that comes along their way.
The brightest future will always Be based on a forgotten past; You can't go forward in life until You let go of your past failures and heartaches.
When you were born, you were crying And everyone around you was smiling. Live your life so at the end, You’re the one who is smiling and everyone Around you is crying.

Don't count the years - count the memories!

ps: spero di aver tradotto bene, sono un pò fuori allenamento!!!
Sto facendo un Blog very International... cioppo avanti!!!

Visto che diventerò ORTOTTISTA... ;)

Ogni tanto mi vado a documentare un pò sulle varie notizie nel campo dell'oculistica...
Oggi ho trovato questa...
Ragazzi, curatevi gli occhi che sono importanti!!
Altrimenti aspettate tre annetti che vi curo direttamente io ;)


"A lanciare il monito sono gli esperti della ’Cdi EyeClinic’ del Centro diagnostico italiano: una struttura hi-tech dedicata a 360 gradi alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento degli occhi. Nonostante la diffusione ’epidemica' dei disturbi visivi, tuttavia, i dati della Commissione difesa vista fotografano nella Penisola una situazione allarmante: un italiano su 5 non si è mai sottoposto a un controllo oculistico, 35 milioni di abitanti del Belpaese (più del 60%) non si sottopongono a una visita specialistica da oltre tre anni, e una persona su 4 soffre di un problema non adeguatamente corretto.
I più trascurati in assoluto sono i concittadini dai 18 ai 45 anni: giovani adulti che dovrebbero invece preservare il ’tesoro vista' per gli anni futuri. «È allarmante pensare che oltre 14 milioni di italiani 14-79enni sottovalutano i problemi della vista - commenta Edoardo Ligabue, direttore della ’clinica dell’occhio' meneghina - E credono che misurare le diottrie in un centro ottico, quando scelgono una nuova montatura, valga quanto un check-up medico specializzato. I controlli oculistici sono invece fondamentali - avverte l’esperto - e vanno effettuati a seconda dell’età perchè permettono di prevenire efficacemente le diverse problematiche della vista. Non dimentichiamo infatti che, a causa dell’invecchiamento della popolazione italiana, si assiste a un incremento dei disturbi visivi». Che non vanno presi sotto gamba «se si vuole evitare di vivere a lungo, ma ciechi o quasi» ".

Popcorn - this is crazy...a must see..

This is nuts, now we know just how much radiation cell phones produce!!

http://www.koreus.com/video/telephone-portable-mais-popcorn.html

QUESTA LA DOVETE PROPRIO VEDERE!!!
SONO RIMASTA SCONCERTATA!

Settimana dell'Amicizia :)


Ho imparato...

che nessuno è perfetto... Finché non ti innamori.

Ho imparato... che la vita è dura...Ma io di più!!!

Ho imparato.. .che le opportunità non vanno mai perse. Quelle che lasci andare tu...le prende qualcun altro.

Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte.

Ho imparato...Che bisognerebbe sempre usare parole buone...Perché domani forse si dovranno rimangiare.

Ho imparato... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.

Ho imparato...che non posso scegliere come mi sento...Ma posso sempre farci qualcosa.

Ho imparato... che quando tuo figlio appena nato tiene il tuo dito nel suo piccolo pugno...ti ha agganciato per tutta la vita.

Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna....Ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.

Ho imparato.... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.

Ho imparato...che è meglio dare consigli solo in due circostanze...Quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.

Ho imparato...che meno tempo spreco...più cose faccio.

Buona settimana dell'amicizia....

:)


ps: me l'hanno mandata per e-mail e l'ho trovata carina... giusto per alleggerire un pò il blog ;)

venerdì 7 novembre 2008

E quindi? Che si deve pensare??

Io non so, non riesco a capire...
vorrei che qualcuno che non stesse nè da una parte nè dall'altra mi spiegasse cosa sia meglio o peggio!
Queste riforme sembrano fatte per migliorare dei servizi... no? Insomma: le somme stanziate alle università, professori più preparati, borse di studio, università inutili tolte... ma... se guardiamo il rovescio della medagli abbiamo gente che magari resterà senza lavoro o diventerà precario, gente che magari non riceverà la borsa di studio perchè non ha una media alta o università che sperpereranno i fondi...

COSA CI DOBBIAMO ASPETTARE??

Resta di fatto che comunque non sono d'accordo con tutte queste manifestazioni cretine di gente che vuole solo fare casino!
Le 24 ore di lezione no stop, gli incontri tra alunni e professori, le lezioni in piazza.. ok.. chi vuole partecipare partecipa e fa qualcosa di costruttivo!!!
Ma tutto il resto (vedi quello che è successo a Roma la settimana scorsa) non dovrebbe proprio esserci! Che figura ci facciamo noi italiani all'estero?

Siamo sempre i solti casinisti...

Il Consiglio dei ministri ha approvato il dl sull'Università


Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge sull'università. Lo afferma il ministro dell'Università Mariastella Gelmini. Il decreto legge è composto da 4 articoli.
"Il decreto che abbiamo approvato non è la riforma dell'Universita', è un provvedimento piccolo di tre articoli e un quarto di copertura". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. "Voglio subito precisare - continua il ministro - che non ci sara' nessun blocco per i concorsi universitari gia' banditi".
Il decreto legge - prosegue Gelmini - stanzia anche 500 milioni di euro per le universita' "piùvirtuose senza distribuzioni a pioggia".
Il decreto approvato oggi dal consiglio dei ministri prevede lo sblocco del turn over per glienti di ricerca. "Per ogni docente che andrà in pensione - ha spiegato il ministro - le Università potranno assumere due in alcuni casi tre ricercatori a costo inalterato".

Gelmini: il modello di valutazione "dal basso"

Visto? Piano piano faremo tutti su internet!
Praticamente non ci dovremo più spostare.. staremo a casa, seduti davanti ad un computer e potremmo fare qualsiasi cosa!!!
Poi si dice che internet prende sempre più il sopravvento nelle nostre vite.. è vero!
Diventa una specie di "droga"...
Adesso pure la Gelmini lo utilizzerà; speriamo in modo intelligente!!!
SUL WEB I RISULTATI DEGLI ATENEI
D'ora in poi le università dovranno dare modo agli studenti e alle famiglie di scegliere gli atenei che ottengono i risultati migliori. Come? pubblicando on line i dati relativi alla produzione scientifica e quelli che dicono dopo quanti mesi i laureati trovano un impiego e in che settore. E’ questo il modello di "valutazione dal basso" proposto dal ministro Gelmini.
"Occorre – dice - incoraggiare quella forma di valutazione plurale, spontanea, quotidiana, che viene operata dagli studenti e dalle famiglie ai fini della scelta dell'università da frequentare. Questa forma di valutazione dal basso- continua il ministro- è essenziale". Ma, affinché sia possibile, "è necessario introdurre regole di trasparenza: le singole università dovranno fornire sui loro siti web i dati sugli sbocchi professionali dei loro studenti, sulla produzione scientifica annuale dei loro docenti e ricercatori e sulla customer satisfaction degli studenti".
Oltre alla valutazione dal basso sarà implementata quella dall'alto per legare "una parte dei finanziamenti pubblici ai risultati ottenuti dall'università, alla qualità della ricerca e della didattica svolta nelle singole sedi". saranno considerati indicatori, ad esempio, "la capacità di utilizzare finanziamenti comunitari, il grado di apertura internazionale, il numero di brevetti".

giovedì 6 novembre 2008

Le 10 Parole usate dalle DONNE

1) BENE : questa e' la parola che usano le donne per terminare una discussione quando hanno ragione e tu devi stare zitto.

2) 5 MINUTI: se la donna si sta vestendo significa mezz'ora. 5 minuti e' solo 5 minuti se ti ha dato appena 5 minuti per guardare la partita prima di aiutare a pulire in casa.

3) NIENTE: La calma prima della tempesta. Vuol dire qualcosa... e dovreste stare all'erta. Discussioni che cominciano con niente normalmente finiscono in BENE.

4) FAI PURE: e' una sfida, non un permesso. Non lo fare.

5) SOSPIRONE:e'come una parola, ma un'affermazione non verbale per cui spesso fraintesa dagli uomini. Un sospirone significa che lei pensa che sei un'idiota e si chiede perché sta perdendo il suo tempo li' davanti a te a discutere di niente (torna al punto 3 per il significato della parole niente).

6) OK : Questa e' una delle parole più pericolose che una donna può dire a un uomo. Significa che ha bisogno di pensare a lungo prima di decidere come e quando fartela pagare.

7) GRAZIE :Una donna ti ringrazia; non fare domande o non svenire; vuole solo ringraziarti (vorrei qui aggiungere una piccola clausola e' vero a meno che non dica 'grazie mille' che e' PURO sarcasmo e no ti sta ringraziando. NON RISPONDERE non c'e' di che perché cio' porterebbe a un: quello che vuoi.

8) QUELLO CHE VUOI:e' il modo della donna per dire vai a quel paese!!!!

9) NON TI PREOCCUPARE FACCIO IO: un'altra affermazione pericolosa; significa che una donna ha chiesto a un uomo di fare qualcosa svariate volte ma adesso lo sta facendo lei. Questo porterà l'uomo a chiedere: 'Cosa c'e' che non va?'
Per la riposta della donna fai riferimento al punto 3.

10) CHI E'?: questa è solo una semplice domanda.. ricorda però che ogni volta che una donna ti chiede 'chi è' in realtà ti vorrebbe chiedere: 'CHI E' QUELLA PUTTAN A E COSA VUOLE DA TE????????????' occhio a come rispondi..

Povera Italia!!!

Hem...
Vi ricordate l'esplosione del cartone animato RATATOUILLE??
Tutti che volevano il topino come amico... Tutti che dicevano "ohh anche io vorrei un topino sotto il cappello!!" ecc ecc...
Ecco, bene, se volete potete prenderlo direttamente dall'Arno o dal Bisenzio!!!
Ieri ritornando a casa ero sul treno e ho visto un tipo strano a sedere in terra vicino alla porta del vagone.. pieno di orecchini e buchi da tutte le parti e con il cappuccio della felpa alzato...
Ad un certo punto ha abbassato il cappuccio e cosa aveva sotto???
Oltre alla testa rasata...
UN TOPO!!!
Un topo vero!!! Non un topino di campagna, non un criceto, non un furetto... passabili... no, un topo, un ratto, una pantegana grigia!!!
Ok a questo punto davvero potremmo ammaestrare le Nutrie che si trovano nell'Arno!!!
Sono rimasta sconvolta... ma in che mondo viviamo???
In più questo topo lo faceva giocare su una seggiolina della carrozza... e io mi ci metto pure a sedere?? E ci lamentiamo delle riforme scolastiche??? Ma andiamo a curare un pò di più la "sanità" che mi pare lasci molto a desiderare!!!

mercoledì 5 novembre 2008

BlogRoom - analizziamo-

Bello, mi è piaciuto l'ultimo Post del Prof: "blogroom: un posto non convenzionale dove si vengono a mischiare classi differenti e altre community, dove l'insegnante controlla le attività correlate ad una materia, dove i contenuti forniti dal professore e dalle Open Educational Resources sono facilmente reperibili e usati quando gli studenti ne hanno bisogno per i loro studi. Un posto dove il professore è reperibile quando necessario e se necessario. Un posto dove il tempo non è più una restrizione, un posto dove la restrizione è data da una quantità minima di attività di apprendimento, un posto dove le persone si sentono di cooperare e non di dover competere" GIUSTO! :)
In effetti un blog non è convenzionale come "metodo", no? Se ci pensiamo bene non capita tutti i giorni di dover smanettare su internet per passare un esame!! Non capita nemmeno di non avere una classe vera e propria, fatta di persone fisiche presenti, ma di doversi connettere per capire con chi stiamo parlando e, molto spesso, non sapere nemmeno bene con chi stiamo parlando!!! Non capita nemmeno che il materiale usato o richiesto da un professore sia facilmente reperibile e soprattutto non capita MAI che il tempo non sia una restrizione e che le persone cooperino invece di competere!!!
La creazione di una blogroom all'inizio può sembrare una cosa strana, mai fatta, ingestibile specie se non si ha buoni rapporti con il pc... ma se si tengono a mente queste cose se ne capisce l'utilità e soprattutto la bellezza di dover fare un "lavoro" di gruppo senza un tempo prestabilito, senza il fiato sul collo... cosa che ti permette di apprendere bene, sviluppare, imparare e a volte anche insegnare! Perchè non è detto che quello che x te risulta facile anche per gli altri lo sia!! E viceversa... insomma... COLLABORIAMO ;)

Cosa significa "Descolarizzazione"?

Ivan Illich
DESCOLARIZZARE LA SOCIETÀ
(editore Mondadori, Milano 1983)
Il mero possesso di titoli di studio per accedere a qualcosa è una discriminazione e va abolita; la discriminazione dovrebbe avvenire soltanto in base alle capacità e non al pedigree scolastico.
Il sistema scolastico non eguaglia le possibilità ma ne monopolizza la distribuzione essendo considerato in tutto il mondo la sola istituzione preposta all´istruzione, senza tenere conto che la maggior parte di ciò che un individuo impara lo apprende fuori dalla scuola e spesso casualmente.
Nei fatti "chi esercita una specialità potrebbe anche insegnarla". Gli stessi adolescenti possono guidare loro compagni all´esplorazione scientifica; le attività non professionali sono considerate con sospetto mentre, al contrario, l´apprendimento è in massima parte il risultato "di una libera partecipazione a un ambiente significante". Di solito invece i professionisti, fra cui anche gli insegnanti, salvaguardano le loro professioni facendo credere che sia molto difficile imparare ad esercitarle: chi ha capacità trae profitto dal non diffonderle.

L´insegnante riassume in sè le funzioni di giudice, ideologo e medico, e pertanto una società liberale non può fondarsi sul sistema scolastico moderno: "dai rapporti insegnante-allievo sono infatti escluse tutte le salvaguardie della libertà individuale". Il giudizio di una persona stabilisce cosa e quando deve imparare un´altra persona; la descolarizzazione dovrebbe essere la premessa di qualsiasi movimento per la liberazione dell´uomo. Il rapporto autentico fra maestro e allievo è gratuito ed è un privilegio per entrambi.

L´Autore propone di rilasciare ad ogni cittadino, fin dalla nascita, una carta di credito educativo; la riforma dell´istruzione deve innanzitutto restituire l´iniziativa dell´apprendimento "al discente o al suo tutore più immediato" e togliere l´obbligo di frequenza.Le leggi devono estendere a tutti la libertà accademica attraverso quattro procedimenti per accedere alle risorse didattiche:a) servizi per la consultazione di oggetti didattici (con bibliotecari, guide di museo, eccetera);b) centrali delle capacità (dimostratori, banca per gli scambi di capacità);c) assortimento degli eguali;d) servizi per la consultazione di educatori.Obiettivi, liberare:- l´accesso alle cose,- la trasmissione delle capacità,- le risorse critiche e creative,- l´individuo dalla necessità di adattarsi ai servizi offerti dai professionisti.Eliminando le restrizioni all´insegnamento, spariranno anche quelle all´apprendimento ("liberi centri di preparazione tecnica aperti a tutti").

Barack Obama trionfa, è il 44mo presidente degli Stati Uniti d'America

Decisive le vittorie in Ohio, Virginia, Iowa e New Mexico, che nel 2004 furono vinti da Bush


Non c'è dubbio che si è trattato di un trionfo e questa volta gli elettori hanno confermato i sondaggi che vedevano unanimemente vincitore il candidato democratico. Obama conquista il voto popolare staccando McCain di quattro milioni di voti e conquista almeno 335 voti elettorali (ne bastavano 270) quando ne devono essere assegnati ancora 49. Vince in Florida e Ohio, i due Stati che avevano portato Bush alla Casa Bianca nel 2000 e nel 2004, conquista la Virginia, dove l'ultima vittoria democratica risaliva al 1964, con tre punti di vantaggio e ottine una clamorosa vittoria, sia pure per poche migliaia di voti in North Carolina, lo Stato del profondo sud dove l'elettorato afro-americano ha fatto la differenza. Quando mancano da assegnare solo tre Stati è leggermente in testa in Montana e Indiana e leggermente indietro in Missouri. Stravince la battaglia del West conquistando in un colpo solo Colorado, Nevada e New Mexico. La valanga democratica si fa sentire anche al Congresso. I democratici avanzano alla Camera dove conquistano come minimo tredici nuovi deputati e si aggiudicano diversi seggi al Senato. Non saranno forse sufficienti per raggiungere quel quota 60 che renderebbe il Senato blindato, ma per i repubblicani la sconfitta di Elizabet Dole in North Carolina e di John Sununu in New Hampshire insieme alla perdita dei seggi della Virginia, del Colorado e del New Mexico è di quelle che bruciano. Mentre nel Grant Park di Chicago una folla si preparava a festeggiare Obama il nuovo presidente ha ricevuto anche le congratulazioni di Bush: "Presidente eletto, mi congratulo. Che fantastica notte per lei, la sua famiglia e i suoi sostenitori. Io e Laura abbiamo chiamato per congratularci con lei e sua moglie. Prometto di rendere dolce questa transizione. Lei è in procinto di intraprendere uno dei più grandi viaggi della vita". Nella notte feste spontanee sono esplose in ogni angolo d'America. Da Harlem ad Atlanta, dai campus universitari ai quartieri ispanici, decine di migliaia di persone di ogni età, razza e religione sono scese in strada per festeggiare una vittoria epocale. A New York, Times Square si è riempita di gente mentre l'Empire State Building, che era colorato di rosso e blu in spirito bipartisan ha cambiato colore per illuminarsi con il blu democratico.

lunedì 3 novembre 2008

Critiche al connettivismo


"Il connettivismo è stato soggetto anche a critiche su parecchi fronti. Pløn Verhagen ha sostenuto che il connettivismo non è una teoria dell'apprendimento, ma piuttosto una “visione pedagogica.” Verhagen afferma che le teorie dell'apprendimento dovrebbero trattare del livello educativo (come si impara) mentre invece il connettivismo si rivolge al livello curricolare (che cosa si impara e perché si impara). Bill Kerr, un altro critico del connettivismo, crede che, sebbene le tecnologie influenzino gli ambienti di apprendimento, le teorie attualmente esistenti sono sufficienti per spiegare la riflessione sui modi di prodursi della conoscenza nell'era digitale. Anche Antonio Calvani mette in guardia dai facili entusiasmi, soprattutto quando in queste teorie si cerca di coinvolgere il mondo della scuola pretendendo che essa si adegui ai nuovi principi sottovalutando la complessità di operazioni tecniche e cognitive cui si perviene solo dopo un lungo ed articolato percorso formativo, percorso basato anche sull'apporto della cultura tradizionale. " Un trasferimento selvaggio del connettivismo alla scuola può indurre a credere che basti mettere gli allievi in rete per produrre conoscenza, consolidando quel famoso stereotipo diffuso, secondo cui più tecnologie si usano, in qualunque modo lo si faccia, e meglio è per l'apprendimento."

Il connettivismo nell'e-learning

"Mohamed Ally delll'Università di Athabasca, Canada, sostiene il connettivismo considerandolo una teoria dell'apprendimento più appropriata per l'e-learning rispetto a meno recenti teorie quali comportamentismo, cognitivismo e costruttivismo. La sua posizione si fonda sull'idea che il mondo è cambiato diventando più interconnesso attraverso la rete, quindi le teorie dell'apprendimento che si sono sviluppate prima di questi cambiamenti globali sono meno pertinenti. Tuttavia, Ally sostiene che “ciò che occorre non è una nuova teoria stand-alone per l'età digitale, ma un modello che integri le differenti teorie per guidare la progettazione dei materiali on line".

Principi del connettivismo - considerazioni

Ho trovato interessanti i Principi del Connettivismo (scritti in rosso) e mi sono permessa di affiancarci un commento personale! :) Voi che ne pensate??

  • L'apprendimento e la conoscenza si fondano sulla differenza di opinione. In effetti se non ci fosse una differenza di opinione non ci potrebbe essere una crescita, no? Se tutti la pensassimo nello stesso modo non ci sarebbe motivo di imparare niente di nuovo...
  • L'apprendimento è un processo di connessione di nodi specializzati o fonti di informazione. Connessione di fonti di informazione... giusto! Bisogna essere ben informati quando si apprende un qualcosa di nuovo in modo da poter essere convinti di ciò che stiamo imparando, senza imparare a pappagallo, come si dice solitamente...
  • L'apprendimento può essere residente in applicazioni non umane.
  • La capacità di sapere di più è più importante di quanto già si sa al momento. E' molto difficile dire "voglio saperne di più" se la cosa all'inizio non ti interessa. A volte ci si deve informare perchè si è obbligati a farlo per studio o per lavoro... eppure molto spesso, a distanza di tempo, ci accorgiamo che quanto impariamo ci torna sempre utile in un modo o nell'altro.
  • Alimentare e mantenere le connessioni è necessario per facilitare l'apprendimento permanente. Non si può apprendere e poi mettere da parte senza utilizzare ciò che si è imparato... bisognerebbe riuscire a metterlo a disposizione anche degli altri e continuare questo processo proprio alimentandolo e mantenendolo. Facile eh? ;)
  • La capacità di individuare connessioni fra campi, idee e concetti è un'abilità centrale. Più cose si conoscono e più dovrebbe venire automatico utilizzare e sfruttare le conoscenze anche in atre sfere, in altri campi...
  • La validità (conoscenze esatte e aggiornate) è l'intento di tutte le attività di apprendimento di stampo connettivista.
  • Prendere delle decisioni è esso stesso un processo di apprendimento: saper scegliere cosa imparare e il significato delle informazioni in entrata è visto attraverso la lente di una realtà in mutamento. Se adesso c'è una giusta risposta, essa potrebbe rivelarsi errata domani a causa delle alterazioni del clima delle informazioni che influenzano la decisione. I tempi cambiano molto velocemente negli ultimi anni soprattutto; ciò che si apprende adesso tra qualche anno sicuramente andrà rivisto, ok.. ma mi dico... perchè intanto non apprenderlo? In modo che poi si potrà valutare correttamente non solo come riutilizzarlo in modo utile ma anche come cambiarlo in modo corretto!! No eh??

Un testo di riferimento irrinunciabile per conoscere i principi che sottendono questa teoria è Knowing Knowledge, di George Siemens.

Connettivismo (teoria dell'apprendimento)


"Per cercare di spiegare una nuova modalità di apprendere basata sul paradigma delle reti, è emersa recentemente una nuova teoria dell'apprendimento nell'era digitale, denominata connettivismo, formulata per la prima volta da George Siemens sulla base delle sue analisi dei limiti che teorie quali il comportamentismo, il cognitivismo e il costruttivismo evidenziano nel tentativo di spiegare gli effetti dell'uso delle tecnologie sul nostro modo di vivere, di comunicare, di apprendere. Il connettivismo si rapporta alla teoria dell'apprendimento abbinata ai nuovi strumenti della tecnologia".

Houston, ho un problema!!! :D

Bene...
questa mattina, come ogni giorno oserei dire, sono andata sul blog del prof e mi sono accorta che c'erano dei compitucci da svolgere...
OPML, Google Reader... hem... che roba è??
Mi sono accorta che a Google Reader ero già iscritta in quanto è dall'inizio che sto seguendo pubblicamente, oltre al blog del prof, quello dell'Alice e dell' Ilaria...
ma non riuscivo a capire cosa dovessi fare con questo OPML...
SANTO WILL CHE ARRIVA SEMPRE AL MOMENTO GIUSTO!!!
Grazie mille perchè se non c'eri tu ad illuminarmi non avrei proprio capito cosa o come lo dovevo fare!!!
Ti sfrutterò in seguito ;)

venerdì 31 ottobre 2008

Riflessione sull'insegnamento...


Troppo carina questa immagine!!! :)
In effetti a volte ci sono insegnanti che si sentono troppo "in alto" e, come direbbe Alice, dovrebbero un pò "scendere" e ricordarsi come si sentivano loro quando erano più giovani!!!
D'altra parte è così!
Un professore, un maestro, sentono di avere potere e diventano come magari realmente, in famiglia o tra i loro amici, non sono!!
Perchè rifarsela sui poveri alunni??
Il rapporto insegnante/alunno non è quasi mai facile...
Noi giovani siamo sempre svogliati per tutto, non ci attira niente... se il professore ha idee innovative lo prendiamo per scemo, se invece è vecchio stampo lo prendiamo per rompi scatole! Insomma, non siamo mai contenti! E sinceramente non capisco come mai di anno in anno la gioventù sia sempre più svogliata e scocciata di fare tutto! Per niente attiva!!
Dall'altro lato molti professori dovrebbero rivedere i loro programmi educativi riadattandoli all'anno in cui ci troviamo ed evitando di tirare fuori metodi di insegnamento degli anni '30!! A mio parere, alcuni, se potessero farti rimettere in ginocchio sui ceci dietro alla lavagna ne sarebbero ben contenti!!!
Ora, non dico che ci voglia parità in questo rapporto, anzi! Al professore va comunque il rispetto per il suo ruolo ed è giusto che non ci sia troppa "amicizia" altrimenti non ci sarebbe limite!
Però tirando una botta di qui e una di là... noi giovani dovremmo prendere più attivamente le proposte e gli insegnanti dovrebbero attivarsi di più nel proporre ;)
Sono sempre molto diplomatica....
Eh beh, per una che è andata a finire sul Tg5... :)

Wikievoluzione: la conoscenza è open surce


"L'obiettivo che ci poniamo con Wikipedia è di creare un'enciclopedia a contenuto aperto - cioè modificabile - ed attendibile: la più grande della storia, sia in termini di ampiezza si in termini di profondità dei contenuti".
Jimmy Donal Wales, uno dei fondatori di Wikipedia, ha puntato in altro fin dall'inizio nel tentativo di minare le fondamenta del predominio del sapere cartaceo. Ma il sogno di riuscire a creare una rete di sapere condiviso sembra oggi essere diventato realtà. Una realtà evidentemente transnazionale che rende l'enciclopedia libera oggetto di continue diatribe tra i wikiottimisti e i wikipessimisti. Lo slogan è "Nessuno sa tutto ma Ognuno sa qualcosa".
L'autorevole rivista "Nature" ha paragonato l'attendibilità di Wikipedia nientemeno che all'Encyclopaedia britannica, simbolo del baluardo della cultura.
Wales dice: "Quello che ci aspettiamo di vedere è la diminuzione dei post da diverse migliaia a millecinquecento al giorno, per consentire un monitoraggio e un controllo qualità più efficace evitando quel vandalismo impulsivo che più volte ha colpito il sistema e i suoi contenuti". Uno strumento perfettibile, dunque, che tuttavia resiste alle sfide poste dalla società della conoscenza, in un'epoca in cui risorse educative e politiche di formazione passano attraverso canali tradizionalmente non riconosciuti come tali.
Wikipedia insegna.

Mi è piaciuto questo articolo sul giornale universitario... conoscevo già da tempo Wikipedia ma sinceramente non l'avevo mai usato come risorsa!
In effetti se si potesse sostituire il cartaceo con una cosa in rete accessibile a tutti da ogni parte del mondo sarebbe tempo risparmiato e soprattutto molto utile!
Il problema è che non tutti riescono sempre a mantenere "sane" le idee... come quelli che quando prendono un libro in biblioteca lo rendono tutto scritto dato che "non è loro" e quindi non gliene frega niente, pure su internet potrebbero fare la stessa cosa...
Vedremo un pò...

mercoledì 29 ottobre 2008

Contro l'Hiv




ECCO LA MOLECOLA CHE FRENA L'HIV

PAVIA. I ricercatori dell'Istituto di genetica molecolare del Consiglio Nazionale delle ricerche di Pavia e il laboratorio di chimica farmaceutica dell'Università di Siena hanno stanato una molecola farmacologicamente attiva in grado di bloccare l'infezione. Il suo bersaglio è un enzima cellulare..

Questa mattina Aliciotta e io eravamo prese dalla lettura di tutti i "leggo Firenze", "Metro", "City" che ti danno ad ogni angolo della strada!! Ma siamo rimaste particolarmente colpite da questa notizia... Avremo risvolti positivi? Una volta scoperta questa molecola potremmo davvero sperare che l'Hiv venga frenato? Non so come mai ma ho l'impressione che dietro alle scoperte mediche ci speculino sempre... Mah, vedremo tra qualche mese se ne risentiremo parlare o se, come molto spesso accade, è solo un fuoco di paglia.

lunedì 27 ottobre 2008

Cosa si intende per "apprendimento"?

« L’apprendimento nell’uomo avviene per circa l’83% attraverso la vista, soltanto per il 10% dall’udito, il resto dagli altri sensi. Dalla medesima indagine di Murgio risulta che un soggetto ricevente ricorda in media il 10% di ciò che legge, il 20% di ciò che ascolta, il 30% di ciò che vede e il 50% di ciò che contemporaneamente vede e ascolta. »
(Matthew P. Murgio, Comumunication graphics,
1969)

L'apprendimento è il processo di acquisizione di conoscenza, di una competenza o di una particolare capacità attraverso lo studio, l'esperienza o l'insegnamento.
L'apprendimento è un processo "esperienza-dipendente".
Infatti le nostre esperienze possono influenzare significativamente le nostre connessioni neuronali e le nostre strutture cerebrali.
Dal punto di vista psicologico l'apprendimento è una funzione dell'adattamento nel comportamento di un soggetto, risultato da una esperienza. Primo punto importante di questa definizione: l'apprendimento come legato ad un cambiamento. Questa caratteristica del processo risulta anche una definizione operativa misurabile negli studi sull'apprendimento stesso. Secondo punto chiave di questa definizione: l'apprendimento come legato all'esperienza e all'esposizione ad uno stimolo.
È possibile distinguere l'apprendimento dalla maturazione (che non considera l'esposizione a nessuno stimolo, ma è basata sullo sviluppo e l'affermarsi di variabili interne all'individuo e alla specie).
L'apprendimento tende ad aumentare le differenze tra gli individui, mentre la maturazione tende ad assimilarli ad un unico standard. Cambiamenti del potenziale comportamentale a breve termine, come ad esempio la stanchezza, non costituiscono "apprendimento". Alcuni cambiamenti a lungo termine, viceversa, non dipendono dall'apprendimento ma dall'avanzare dell'età (maturazione) e dal proprio personale sviluppo.
L'educazione risulta il tentativo cosciente di promuovere l'altrui apprendimento.

Link del giorno ;)

"L’incontro con le differenze linguistiche, religiose, somatiche, culturali è diventato non più un fatto sporadico e casuale ma una componente normale e quotidiana degli spazi educativi, della scuola. Un contesto multireligioso, quello ormai presente nelle tante scuole italiane che ci suggerisce l’imprescindibilità di un dialogo dove visioni diverse siano chiamate a trovare parole comuni, dove la scuola attraverso la comunicazione di stili di relazione, la valorizzazione di ogni relazione educativa renda concreta questa azione educativa come una pratica necessaria di conoscenza reciproca, come tirocinio di rispetto, come scuola di dialogo.
La pagina "Insegnare apprendere innovare" si propone di riconoscere e valorizzare l'impegno di scelte organizzative, pedagogiche, metodologiche e dialettiche idonee a sostenere progetti formativi interreligiosi ampi ed articolati.Siamo qui per registrare tutte quelle "buone pratiche" attivate dai tanti istituti presenti sul territorio che vorranno segnalarci i loro lavori".


(vedi: http://www.critbari.it/)

Trinchero Roberto, Valutare l’apprendimento nell’e-learning.

Il volume di Trinchero, affronta il problema della valutazione in ambienti di apprendimento supportati da tecnologie infotelematiche, Formazione Assistita da Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione o Technology Enhanced Learning, un'ampia categoria che include gli ambienti di apprendimento in Rete di varia natura, ma anche le tecnologie off line di supporto all'apprendimento. Il concetto di e-learning, è da intendersi in senso letterale e generale di «apprendimento elettronico». Il lavoro focalizza la sua attenzione essenzialmente sulle problematiche connesse alla costruzione di prove di valutazione, non affrontando, volutamente, i problemi della collocazione dei momenti valutativi nelle varie fasi di un intervento di e-learning e della valutazione delle ricadute economiche del processo operando solo brevi cenni all'aspetto relazionale della valutazione.

Nella progettazione di un piano di valutazione occorre decidere lo scopo della valutazione che stiamo mettendo in atto, così la valutazione dei saperi acquisiti dai soggetti pone una serie di problemi inerenti alle 5 questioni con cui deve confrontarsi la ricerca educativa: ontologica, epistemologica, metodologica, tecnico-operativa e, non ultimo, assiologica, che nella valutazione assume un ruolo particolarmente rilevante.

Quali caratteristiche dovrebbe avere una buona valutazione dell'apprendimento?

Anzitutto, dovrebbe insistere sul carattere formativo e proattivo e inserirsi a più livelli nel processo di apprendimento dell'allievo. Secondo l’autore una buona valutazione dovrebbe essere organizzata in modo da orientare verso lo sviluppo di un atteggiamento positivo nei confronti della materia trattata, penalizzando l'apprendimento meccanico e premiando quello significativo. Presentando la valutazione come un'attività che si situa sullo stesso piano di altre attività formative, come un momento del normale processo didattico, strettamente legato e inscindibile da esso, l'allievo può rompere il binomio valutazione-giudizio in favore del binomio valutazione-formazione. Opportune scelte possono favorire lo sviluppo di questo atteggiamento: scelte basate sull'analisi dei casi, sullasimulazione, sul problem solving offrono buoni esempi di integrazione tra valutazione e didattica.

L'allievo dovrebbe concepire la valutazione come un momento di confronto più che come un momento di giudizio. Il confronto, anche a fini valutativi, non deve essere vissuto con timore, ma deve essere occasione di crescita. Nessun giudizio valutativo è una «sentenza». Il successo dell'intervento formativo dipende dalla misura in cui è il gruppo nel suo complesso, e non solo il singolo allievo, a raggiungere gli obiettivi di apprendimento previsti, quindi il successo dell'opera del tutor si misura in relazione a quanto egli riesce a portare tutti gli allievi agli obiettivi previsti. Anche il successo del singolo allievo dovrebbe essere misurato in relazione alla sua capacità di contribuire al successo dell'intero gruppo di formazione e non solamente al proprio.
Per predisporre l'allievo a un rapporto positivo verso la valutazione, è importante definire con precisione gli elementi di processo e di prodotto che sono desiderabili (o almeno ammessi) e quelli che non lo sono, non nell'ottica di «premiare chi sa», ma in quella di «formare chi (ancora) non sa». Questo può essere fatto con responsi chiari e comprensibili, che includano la corretta elencazione degli obiettivi raggiunti e non raggiunti, dei processi considerati accettabili e di quelli migliorabili.

Un buon processo di valutazione non si deve quindi fermare ad aspetti superficiali dell'apprendimento, ma deve essere in grado di indagare in profondità le acquisizioni dello studente; in altri termini, non deve limitarsi a rilevare gli esiti, ma deve cercare di gettare luce anche sulle cause che li determinano, dato che solo in questo modo sarà possibile definire interventi correttivi realmente efficaci.

Inoltre l'intervento formativo dovrebbe puntare a favorire lo sviluppo nello studente di una specifica sensibilità all'autovalutazione, ossia un atteggiamento di costante disponibilità all’'automonitoraggio e alla messa in discussione delle proprie strategie. L'allievo che percepisce l'importanza di autovalutare il proprio raggiungimento degli obiettivi e le strategie che mette in atto allo scopo ha maggiori possibilità di sviluppare abilità di autoregolazione metacognitiva del proprio apprendimento.

Il processo di valutazione consta quindi di due momenti. Il primo è quello della rilevazione, il quale comprende un insieme di procedure operative volte a raccogliere evidenza empirica (ossia dati fattuali, osservabili e rilevabili) e a trarre da essa informazioni secondo i canoni della ricerca scientifica su un insieme di aspetti differenti di un dato processo formativo. Il secondo momento è quello della valutazione vera e propria, ossia dell'assegnazione di significato e valore al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla situazione attesa o alle eventuali discrepanze. E questo secondo momento a portare all'assunzione di specifiche decisioni operative, che possono riguardare l'allievo, ma anche l'intervento formativo.

Il testo è quindi rivolto a formatori e insegnanti che intendono avvalersi delle tecnologie infotelematiche per progettare prove di valutazione efficaci, sia in contesti di formazione a distanza, sia in contesti di formazione in presenza assistita da tecnologie, o nel caso di una combinazione delle due modalità.

Scopo principale è quello di guidare il lettore alla progettazione di consegne valutative efficaci, sfruttando appieno i suggerimenti che derivano dalla ricerca, sull'apprendimento supportato da tecnologie infotelematiche.

domenica 26 ottobre 2008

One Tree Hill "perla di saggezza della giornata"

"PERCHE' TUTTI ABBIAMO BISOGNO DI AIUTO QUALCHE VOLTA...
QUALCUNO CHE CI AIUTI A SENTIRE LA MUSICA NEL MONDO!
LA VITA ESIGE CHE TU ESCA DALL'OSCURITA'!
E QUANO LO FAI C'E' UNA PERSONA NELLA TUA VITA SU CUI POTER CONTARE.
QUALCUNO CHE TI GUARDERA' QUANDO INCIAMPERAI E CADRAI...
E IN QUEL MOMENTO TI DARA' LA FORZA DI AFFRONTARE LE TUE PAURE DA SOLO...!"

Battesimo Erik 25 ottobre 2008

AUGURI ERIK!!!
Proprio ieri nella chiesa di Bologna Erik finalmente, a 21 anni, si è battezzato :)
Sono felicissima per lui!
La cerimonia è stata veramente bella e molto commovente; chissà se anche io riuscirò ad organizzare qualcosa di simile per i miei compagnon!!!
Quando rivedo queste cerimonie mi viene voglia di ribattezzarmi!!! Poi ci penso su un attimo e mi dico: no no, ho pianto troppo quel giorno!!! ;)
La scelta del battesimo è proprio una cosa che si sente dentro e che se si riesce a coltivarla rinnoverà la tua fede di giorno in giorno!
E' difficile in questo mondo credere in qualcosa di buono, in qualcosa che sia al di sopra di tutto, in Qualcuno che un giorno ristabilirà la pace e l'amore.
Ma io, per quando sia difficile, ho bisogno di crederci... io VOGLIO crederci!!!
I prossimi battesimi nella chiesa di Firenze saranno il 13 dicembre... chi vuole venga a curiosare ;)

venerdì 24 ottobre 2008

Oh santa pazienza!!!

Quello che sta succedendo in questi giorni a Firenze (e anche in tutte le altre città) non so bene come definirlo... e non userò i due termini "giusto" o "sbagliato" perchè non credo di essere in grado di sapere cosa sia veramente giusto o cosa sia totalmente sbagliato.
Di una cosa però ne sono certa: VOGLIO FARE LEZIONE!
E sono molto innervosita dal fatto che invece altri studenti non abbiano voglia di fare niente e si mettano ad occupare le aulee in questo modo!
Ok, non sei d'accordo con una legge? Una riforma? Un decreto? Qualsiasi cosa? Protesta pacificamente ma non impedire a chi non la pensa come te di fare ciò che vuoi!!!
Per mancata cultura mia o interesse verso il mondo politico, solo ora mi sono messa a leggere le informazioni su questo benedetto decreto che ha scatenato questa protesta!
Ognuno penso abbia le sue idee ed essendo in democrazia abbia anche la possibilità di esprimerle... ma l'idea di uno non deve sottomettere l'idea dell'altro...
Finchè andranno avanti ad occupare scuole, plessi e via dicendo senza nemmeno sapere bene cosa stanno facendo o il perchè, senza un programma specifico, senza un'idea che sia davvero una convinzione, non risolveranno niente e non faranno del bene a nessuno.
E' bene parlare di ciò che succede ma, ripeto, democraticamente.
Vuoi lottare per un ideale? Perfetto, lotta! Ma evita di far rimettere persone che non hanno la tua stessa visione delle cose.
La settimana prossima VOGLIO riprendere a fare lezione regolarmente; sono al primo anno e NON TOLLERO che qualcuno mi impedisca la vita universitaria!!!
Si sente che sono leggermente alterata? Ecco... stamattina quando dopo essermi svegliata alle 6 e aver preso il treno delle 7.15 sono arrivata alle 8 a Firenze e non abbiamo potuto fare lezione e son dovuta tornare a casa... IMMAGINATEVI COM'ERO!!!

Intervento Ministro Gelmini al Senato (23.10.08)

Intervento Ministro Gelmini al Senato
"Quando mi chiedono quale sia la mia visione pedagogica, ebbene, la riassumo nel riferimento a una scuola che abbia al centro lo studente, la sua preparazione, il suo futuro e le opportunità che il sistema di istruzione gli deve aprire. Tutto quanto non sia indirizzato a questo risultato, all'affermazione della funziona educativa e formativa della scuola è qualcosa di estraneo al ruolo che l'istruzione deve assolvere. All'epoca mi ero illusa che una comune presa d'atto della situazione e di problemi non più rinviabili potesse creare un terreno comune di confronto e non di scontro, ma si trattava per l'appunto di un'illusione perché si è tentato di espellere quei dati e quei problemi dal dibattito pubblico e dal dibattito politico e perché ai contenuti stessi del decreto e alla sua realtà si è sovrapposto un decreto virtuale, falsificato, contro cui si è scatenata una protesta in molti casi priva di fondamento. Ben più delle proteste mi preoccupano le falsificazioni che sono state messe alla base di queste proteste. Come Ministro sento il dovere di raccogliere l'invito del presidente Napolitano e di dare l'esempio. Convocherò nuovamente, già da domani e una per una, tutte le associazioni degli studenti, degli insegnanti e dei genitori, con la volontà di creare le condizioni di un confronto pacato, costruttivo e sereno, ma a due condizioni: che si discuta sui fatti e sui contenuti del provvedimento e non sulla falsificazione della realtà e che la maggioranza parlamentare possa decidere secondo le regole costituzionali.Ma torniamo a quanto sta accadendo in quest'Aula. Il Senato della Repubblica sta avendo ampio spazio per dibattere e mi sarei aspettata che dai senatori dell'opposizione arrivassero quei contributi e quelle proposte che, a loro dire, sarebbero stati silenziati dal ricorso al voto di fiducia alla Camera dei deputati. Così non è stato. Al Libro bianco sulla scuola, scritto sotto l'egida dei ministri Fioroni e Padoa-Schioppa, libro bianco che invito i colleghi dell'opposizione a leggere senza limitarsi a citarne il titolo, si è sostituita in Senato una pagina bianca volta alla mera difesa di un insostenibile status quo, classista nella sua più intima essenza, e fuori dal Senato una campagna terroristica che ha diffuso false informazioni tra le famiglie destinate a svaporare quando il tempo ne farà giustizia, ma che avvelenano il clima con l'obiettivo di bloccare la riforma e di alimentare la piazza, creando un clima di allarmismo totalmente ingiustificato. È stato detto, e non è vero, che diminuiremo gli insegnanti di sostegno. È stato detto, e non è vero, che licenzieremo 87.000 insegnanti. È stato detto, e non è vero, che diminuiranno le classi a tempo pieno. Un'opportunità che invece, da Ministro, intendo incentivare. È stato detto, e non è vero, che chiederemo le scuole delle piccole isole e quelle di montagna, atto che il Ministro non potrebbe mai sognarsi di compiere.Vedete, non mi scandalizzano le proteste di questi giorni; mi scandalizzano le basi su cui la protesta si fonda, le false informazioni e una versione inesistente del decreto-legge. Basta osservare alcune interviste sui giornali, ascoltare i telegiornali oppure, se si mettono in dubbio queste fonti, è sufficiente uno sguardo ai video autoprodotti su YouTube o ai blog per avere l'immagine di un quadro desolante. Quando il 32 per cento dei ragazzi risponde che attraverso il decreto si taglieranno gli stipendi agli insegnanti mentre accadrà esattamente il contrario; quando l'11 per cento sostiene che aumenteranno le ore di lezione, che non è vero; quando per il 43 per cento l'invito a tornare al grembiule è classista e poi quegli stessi studenti rispondono che in passato era stato adottato per non discriminare; quando il 70 per cento di quei ragazzi sostiene che il decreto ha abolito o ridotto le ore di educazione civica, io dico che non ci siamo e invito quei ragazzi a guardare la realtà. Ho rispetto di chi la pensa diversamente, ho rispetto delle proteste, ma delle proteste a ragion veduta. E dico a quei ragazzi: contestate pure gli interventi se non vi piacciono, protestate sul decreto ma non su un provvedimento immaginario. Avanzate proposte, contributi, ma non accettate di relegare il dibattito solo ad una sterile difesa dello status quo quando il Paese ha un bisogno estremo di cambiamento e di riforme.Non vorrei - e lancio in tal senso un appello - che la scuola venisse interpretata come una nuova fabbrica e gli insegnanti come una nuova classe operaia da rendere sempre più povera, affinché non perda la voglia di fare la rivoluzione. Vogliamo ridare - e questo sarà il mio obiettivo sino al termine del mio mandato - agli insegnanti la dignità professionale ed economica che non può essere disgiunta da chi si assume un ruolo fondamentale per il presente e per il futuro del Paese. Avrò, onorevoli senatori, la tenacia della goccia che scava la pietra, la tenacia della goccia della realtà e della ragionevolezza che scava la pietra della demagogia e della disinformazione. Una pietra con cui non si tenta di ostacolare il ministro Gelmini - il che conterebbe molto poco - ma un futuro per il quale le brutte classifiche internazionali siano un ricordo lontano, soprattutto affinché si possa combattere e lavorare alacremente - ripeto - per costruire un futuro migliore per i nostri giovani. Si è parlato impropriamente di «riforma Gelmini», ingigantendo la portata di norme dettate dal buonsenso che rappresentano, invece, una manutenzione del sistema scolastico e i primi appunti di un cambiamento che, per essere efficace ed ottenere negli anni il risultato che il Paese si augura, dovrà essere ben più esteso e fondato sui pilastri dell'autonomia scolastica e della valutazione. Di fronte alla realtà dell'emergenza educativa ho voluto iniziare a dare segnali che comincino ad invertire il senso di marcia, segnali al Paese di consapevolezza, di attenzione immediata, segnali che non resteranno isolati. Chiedo alla scuola un'opera seria di alfabetizzazione civile e a questo fine corrisponde l'introduzione della materia «Cittadinanza e Costituzione» alla cui elaborazione tanto sta dando un uomo della sinistra riformatrice quale Luciano Corradini che mi onoro di avere tra i miei collaboratori su questo tema.Ma a questo fine corrisponde anche la possibilità di esercitare maggior rigore attraverso l'introduzione del voto in condotta affinché le immagini devastanti di insegnanti impotenti messi alla berlina diventino un ricordo. Ad ognuna di queste immagini, ad ognuno di questi video, di questi episodi ha fatto seguito nel passato un approfondito e pensoso dibattito e le immagini hanno poi continuato imperterrite a scorrere. Abbiamo, ho preferito agire. Spero che quegli insegnanti umiliati possano essermene grati. Chiedo anche alla scuola trasparenza e semplicità, quella trasparenza e semplicità insite nel ritorno ai voti. Offro alla scuola certezza del diritto e dei diritti senza ipocrisie. Come sapete, in attesa della revisione dei meccanismi di reclutamento, ho deciso di bloccare le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario, le cosiddette SSIS, trasformate in una sorta di costosa fabbrica di illusioni per migliaia di giovani. Ebbene, abbiamo deciso di non far pagare a questi giovani gli errori del precedente Governo che con la mano di Fioroni chiudeva le graduatorie e con quella di Mussi attivava le SSIS, indirizzando i giovani su un binario morto. Abbiamo deciso di riaprire questo binario ma sarà l'ultima sanatoria. È nostra intenzione dare stabilità al reclutamento e certezza di diritto, in questo come in altri casi.Offro alla scuola un'inversione di rotta per passare, attraverso un uso oculato delle risorse, dalla condizione di stipendificio e di luogo dove scelte sciagurate hanno proletarizzato la condizione di insegnanti a luogo dove le risorse vengono risparmiate e poi investite per premiare il merito, per iniziare a portare la retribuzione dei docenti ad un livello decoroso. Offro alle scuole italiane un primo passo verso un nuovo piano di edilizia scolastica che faccia sì che non si abbiano più a ripetere tragedie come quelle di San Giuliano. Offro alle famiglie una risposta ulteriore alle polemiche che di anno in anno si ripetono sul costo esorbitante dei libri di testo, dopo le risposte contenute nella legge n. 133. Signor Presidente, onorevoli senatori, nell'accettare l'incarico di Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca ero consapevole delle difficoltà che mi si sarebbero parate innanzi e delle proteste che qualunque cosa avessi fatto mi avrebbero inseguito. Qualcuno un giorno dovrà raccogliere l'albo di queste proteste nelle quali nel corso degli anni si è contestato tutto e il contrario di tutto. Le accetto dunque con consapevole rassegnazione, ma spero non travalichino il segno. Mi si insulti pure ma non si impedisca la libertà di altri, la libertà di un cittadino di recarsi a lavoro in treno, la libertà di uno studente di dissentire e di recarsi a lezione Non ho intenzione di cominciare sempre tutto da capo; intendo invece valorizzare il lavoro svolto dai miei predecessori indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Intendo recuperare tutto il positivo e guardare avanti e vorrei che chi, come me, condivide la responsabilità politica di rappresentare il popolo sovrano mi aiutasse nell'indirizzare i binari del confronto lungo la via della realtà e del cambiamento, che tutti, chi nelle parole e chi anche nei fatti, riteniamo oramai indeludibile. È su questo terreno che aspetto il Partito Democratico una volta che il rito della sua piazza sarà compiuto. È su questo terreno che, come ho sempre fatto, ascolterò studenti, insegnanti, genitori, personale della scuola e mondo intellettuale; un ascolto che però sarà fattivo. Non sarà un giovane Ministro a mettere la scuola italiana nell'impossibilità di cambiare e non voglio condividere la responsabilità di continuare a condannarla e a non assolvere il compito di migliorarla. Sono consapevole che la sfida che ho di fronte è una sfida difficile, impegnativa. Chi mi ha preceduto nel ruolo di Ministro e ha cercato di cambiare la scuola non ha avuto un percorso agevole, ma questa fatica merita di essere compiuta; la devo al Paese, ai ragazzi, alle famiglie, agli insegnanti, a coloro che si aspettano e meritano una scuola migliore, come recita la Costituzione, aperta a tutti, che distribuisca pari opportunità".
[23 ottobre 2008]

mercoledì 22 ottobre 2008

Domenico de Masi "Quaderni di Telèma" Primavera 2001

“Strana esperienza insegnare a tanti che ne sanno più di me”

Noi professori utilizziamo ancora lo strumento elettronico come un supporto estraneo, misterioso, indocile. I nostri allievi, invece, l'hanno introiettato: fa parte della loro carne e del loro cervello, li assiste non solo nello studio ma quasi in ogni altro momento della vita. Un'intera classe universitaria si confessa e ci conferma che nel mondo digitale i giovani stanno molti anni luce davanti a noi.

Ho sessantatré anni. Insegno da quarant'anni precisi. Il mio primo incontro diretto con il computer avvenne all' Italsider di Bagnoli. Facevo parte di un'équipe interdisciplinare di ricercatori: psicologi del gruppo creato da Gustavo Iacono, esperti di organizzazione della "Pietro Gennaro e associati", sociologi del centro studi "Nord e Sud".Il mio ruolo era di "partecipante osservatore".L'osservazione era arricchita dalla somministrazione di questionari, che a quei tempi si tabulavano a mano, con il supporto di una Divisumma, cioè di una calcolatrice meccanica Olivetti, che ora appartiene all'archeologia industriale, ma allora era il vanto di pochi privilegiati ricercatori e statistici. Forse già allora vi era qualche computer nell'università, ma solo nelle facoltà scientifiche. In un'aula di cento allievi, solo un paio di studenti vantavano l'accesso al personal computer paterno - il "pc", come dicevano con l'orgoglio dei privilegiati. Allora corteggiavo le grandi aziende che, largheggiando in spese elettroniche, spregiudicatamente sostituivano il 286 con il 386. Mi facevo regalare qualche dismesso 286, lo portavo in aula e lo sorteggiavo tra i miei studenti, iniziandoli così ai misteri dell'informatica. Oggi in aula su un centinaio di studenti solo tre, oltre me, hanno un Pentium II. Altri tre usano il computer del padre. Tutti gli altri hanno un Pentium III e alcuni hanno già il Pentium IV. Chi ha un Pentium II a 450 MHz lo considera superato e si sente depotenziato.Le ricerche didattiche e le tesi sono tutte arricchite da grafici e disegni fatti al computer, le esposizioni sono impreziosite da schemi e figure mobili in Power point, le tesi sono corredate da cd-rom. Ogni mio allievo manovra il computer con una disinvoltura che io non conquisterò mai e naviga in Internet per molte ore del giorno e della notte, dialogando con reti di ignoti interlocutori. Almeno una decina di studenti ogni giorno mi scrivono per chiedere informazioni, spiegazioni o anche solo per comunicarmi il loro stato d'animo, per farmi leggere una poesia o un racconto che hanno appena scritto, per commentare ciò che ho detto a lezione. Oggi ogni studente cerca di stare al passo con i tempi, rinnovando il proprio computer appena ne esce un tipo più potente. L'unico vincolo è la spesa. Ma sono pronti a qualsiasi sacrificio pur di avere il processore più veloce, che consente operazioni tecniche e applicazioni rapidissime. Ovviamente, soltanto pochi studenti possono permettersi la connessione mediante Adsl, ma tutti la desiderano perché risulta molto vantaggiosa per chi abitualmente utilizza Internet almeno un paio di ore al giorno. Tra tutti i miei studenti, soltanto uno su cinque lavora, nei più diversi campi: come istruttore, impiegato, cameriere, addestratore di cani, web designer, addetto allo scalo Alitalia.Ma cosa ci fanno, i miei allievi, con il computer? L'uso ormai preminente è per Internet: comprano libri su Amazon, comunicano attraverso la posta elettronica, usano programmi di ritocco musicale e di foto-ritocco, ricorrono a programmi per suonare con pc all'avanguardia. C'è musica elettronica e acustica sintetizzata. Ci sono le playlist, cioè le tastiere con suoni predisposti. E ci sono personal computer portatili che consentono di suonare nei locali giovanili. Il programma musicale è composto da piste: su ognuna di esse c'è il suono di uno strumento, quindi un pc moderno può consentire di suonare diversi strumenti contemporaneamente, come un'orchestra. Quasi la metà dei miei studenti usa il pc per scaricare musica; uno su sei ha il masterizzatore; altrettanti usano Internet per le telefonate interurbane. Uno su dieci usa il pc per giocare. Uno su tre usa la chat. C'è chi chatta spesso per parlare con altre persone, per poi conoscerle dal vivo. C'è chi ha conosciuto virtualmente persone che poi non ha mai incontrato. C'è chi ha incontrato persone che aveva già potuto vedere grazie alla web cam. Nessuno dei miei studenti ha mai avuto dalla scuola una reale spinta determinante verso l'uso del pc. Da parte degli insegnanti non c'è stata molta collaborazione. Il computer, infine, fa parte integrante della vita degli interpellati, che lo ritengono molto utile (82%) o abbastanza utile (13%). Il 49% dei miei studenti pensa che non sia possibile una vita attiva senza il personal computer. A sessantatré anni, non me la sento di dare loro torto.

(Domenico De Masi, Quaderni di Telèma, n. 24, Primavera 2001)